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Le origini del Jeet Kune Do si hanno nel 1965, quando in una palestra di Oakland Bruce Lee iniziò a modificare il Wing Chun. Stile del kung fu che Bruce Lee iniziò a studiare sin da bambino dal Gran Maestro Yip Man.
Dopo anni di allenamento, Bruce Lee arrivò alla conclusione che il solo studio del seppur complesso sistema di forme del Wing Chun classico era limitativa in situazioni di reale combattimento. Iniziò quindi a dedicarsi ad altre arti marziali, tra cui Judo, Ju Jitsu, Pencak Silat, Karate, Taekwondo, Savate, Muay Thai, Aikido, diversi stili del kung fu e Panantukan (Kali) prendendo quindi in considerazione la scherma occidentale, assimilando ciò che ritenne utile e scartando ciò che non valutò necessario.
Il termine ufficiale, Jeet Kune Do fu scelto da Bruce Lee nel 1967 dopo un’intensa sessione di sparring con Dan Inosanto.

Artista marziale di origini filippine, Dan Inosanto nacque a Stockton (California) il 24 luglio del 1936, conosciuto a livello mondiale come grande insegnante di FMA (Filipino Martial Arts), studente e successivamente istruttore di Jeet Kune Do sotto la guida dell’amico Bruce Lee.
Inosanto insegna il Lacoste/Inosanto Kali, The Intercepting Way, Kenpo, Krabi-Krabong, Grappling, Muay Thai, Silat e Shoot Wrestling nella sua scuola a Marina del Rey, in California, la Inosanto Academy.
Dopo la morte di Bruce Lee, divenne il maggior sostenitore del JKD e punto di riferimento per i praticanti di questa disciplina.

Nel 1970 Bruce Lee fu costretto a letto a causa di un grave infortunio, durante tutto questo periodo Bruce Lee iniziò un’intensa attività di elaborazione filosofica e metodologica del Jeet Kune Do, questo diede vita al concetto che sta alla base delle arti marziali moderne. Ovvero, uno stile senza stile, nessun metodo come metodo.
Io non ho inventato un nuovo stile, non ho composto né modificato ciò che si trova all’interno di distinte forme in “quel” metodo e in “quell’altro”. Al contrario, spero di liberare i miei seguaci dall’aggrapparsi a stili, modelli, o forme. Ricordate che il Jeet Kune Do è solo un nome usato, uno specchio nel quale vedere “noi stessi”… Il Jeet Kune Do non è una istituzione organizzata della quale si può essere un membro. O si capisce o non si capisce. Non vi è alcun mistero sul mio stile, i miei movimenti sono diretti, semplici e non classici. La straordinaria forza del Jeet Kune Do risiede proprio nella sua semplicità… Sono sempre convinto che il modo più semplice è il modo più giusto. Il Jeet Kune Do è semplicemente l’espressione diretta dei propri sentimenti con il minimo dei movimenti e di energia…
(da “Liberate Yourself From Classical Karate – Bruce Lee”)
«Io non ho inventato un nuovo stile, non ho composto né modificato ciò che si trova all’interno di distinte forme in “quel” metodo e in “quell’altro”. Al contrario, spero di liberare i miei seguaci dall’aggrapparsi a stili, modelli, o forme. Ricordate che il Jeet Kune Do è solo un nome usato, uno specchio nel quale vedere “noi stessi”… Il Jeet Kune Do non è una istituzione organizzata della quale si può essere un membro. O si capisce o non si capisce. Non vi è alcun mistero sul mio stile, i miei movimenti sono diretti, semplici e non classici. La straordinaria forza del Jeet Kune Do risiede proprio nella sua semplicità… Sono sempre convinto che il modo più semplice è il modo più giusto. Il Jeet Kune Do è semplicemente l’espressione diretta dei propri sentimenti con il minimo dei movimenti e di energia… »
(da “Liberate Yourself From Classical Karate – Bruce Lee”)

Il miglior combattente non è un pugile, un karateka o un judoka. Il miglior combattente è qualcuno che
si può adattare a qualsiasi stile di combattimento
Bruce Lee.

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